a domani Marzia
Nella vita può succedere di tutto.L'importante è rincorrere con impegno, dignità e umiltà i propri sogni. (Emma Marrone) a domani Marzia
... scende la neve, bianco Natale per ogni fiocco un sogno nel cuore scende la neve, nascerà un fiore arcobaleno dai mille colori.... Geronimo Stilton A domani Marzia
L'uomo coraggioso non è colui che non prova paura, ma colui che riesce a superarla. Nelson Mandela a domani Marzia
Perchè nel presepe c'è sempre un'oca
Anche nell'aia arrivò la notizia. L'avevano portata i piccioni, cui l'avevano raccontata le gazze, che l'avevano saputa da uno stormo di cicogne in ritardo. In una sperduta località era nato un Bambino speciale. Mamma Oca decise di andare a vedere il santo Bambino, preparò una serie di pranzetti, colazioni e merende per i suoi piccoli e li lascio alle zie perchè vegliassero su di loro. Dopo un lungo cercare un topino le indicò la strada. Quando riuscì a vedere il Bambino inorridì. "Ma..... ma.... tutte queste carabattole! Oro, incenso, profumi .... E il Bambino è su un letto di paglia!" Mamma Oca era costernata. Non ci pensò due volte: con il becco cominciò a strapparsi di dosso le piume più morbide e con l'aiuto di Maria ne fece un soffice cuscino per il Bambino. alla fine dell'operazione, la povera Oca era uno spettacolo penoso e ridicolo, ma quando uscì dalla stalla tutti si trassero da parte e la guardarono con molto rispetto. Mamma Oca era quasi senza piume e aveva freddo, ma il suo grande cuore materno era la colmo della felicità. Dopotutto aveva fatto al Bambino il dono più bello. Per questo motivo, ogni presepe che si rispetti, tra i personaggi , ha sempre un'oca. a domani Marzia L'OCCHIO DEL FALEGNAME.
In un piccolo villaggio, non molto lontano, c'era la bottega di un falegname. Da un po' di tempo, i suoi attrezzi da lavoro non andavano d'accordo: fra loro nella falegnameria si respirava un'aria carica di tensione e di antipatia. Un giorno, durante l'assenza del padrone, gli arnesi da lavoro tennero un gran consiglio. all'ordine del giorno c'era l'espulsione di alcuni membri dalla comunità. Discutevano tutti a voce alta e animosamente. La seduta fu lunga e animata, a tratti pericolosamente bellicosa. Alla fine tutti avevano espulso tutti. Fortunatamente la riunione fu interrotta dall'arrivo del falegname. Tutti gli utensili tacquero quando lo videro avvicinarsi al bancone da lavoro. L'uomo prese un'asse e lo segò con la sega mordace. Poi liscio con la pialla che spela tutto quello che tocca. Subito dopo, usò la raspa dalla lingua scabra, e la cartavetro che raschia e graffia. Il falegname prese poi i chiodi dal carattere pungente e il martello che picchia e batte. Si servì di tutti i suoi attrezzi dal brutto carattere per fabbricare una culla. Una bellissima culla per accogliere un bambino che stava per nascere. Per accogliere la vita...... Bruno Ferrero a domani Marzia |
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Marzo 2017
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