Anche nell'aia arrivò la notizia. L'avevano portata i piccioni, cui l'avevano raccontata le gazze, che l'avevano saputa da uno stormo di cicogne in ritardo.
In una sperduta località era nato un Bambino speciale.
Mamma Oca decise di andare a vedere il santo Bambino, preparò una serie di pranzetti, colazioni e merende per i suoi piccoli e li lascio alle zie perchè vegliassero su di loro.
Dopo un lungo cercare un topino le indicò la strada. Quando riuscì a vedere il Bambino inorridì.
"Ma..... ma.... tutte queste carabattole! Oro, incenso, profumi .... E il Bambino è su un letto di paglia!"
Mamma Oca era costernata. Non ci pensò due volte: con il becco cominciò a strapparsi di dosso le piume più morbide e con l'aiuto di Maria ne fece un soffice cuscino per il Bambino. alla fine dell'operazione, la povera Oca era uno spettacolo penoso e ridicolo, ma quando uscì dalla stalla tutti si trassero da parte e la guardarono con molto rispetto.
Mamma Oca era quasi senza piume e aveva freddo, ma il suo grande cuore materno era la colmo della felicità.
Dopotutto aveva fatto al Bambino il dono più bello.
Per questo motivo, ogni presepe che si rispetti, tra i personaggi , ha sempre un'oca.
a domani Marzia