In un piccolo villaggio, non molto lontano, c'era la bottega di un falegname. Da un po' di tempo, i suoi attrezzi da lavoro non andavano d'accordo: fra loro nella falegnameria si respirava un'aria carica di tensione e di antipatia.
Un giorno, durante l'assenza del padrone, gli arnesi da lavoro tennero un gran consiglio. all'ordine del giorno c'era l'espulsione di alcuni membri dalla comunità.
Discutevano tutti a voce alta e animosamente. La seduta fu lunga e animata, a tratti pericolosamente bellicosa.
Alla fine tutti avevano espulso tutti.
Fortunatamente la riunione fu interrotta dall'arrivo del falegname.
Tutti gli utensili tacquero quando lo videro avvicinarsi al bancone da lavoro.
L'uomo prese un'asse e lo segò con la sega mordace.
Poi liscio con la pialla che spela tutto quello che tocca. Subito dopo, usò la raspa dalla lingua scabra, e la cartavetro che raschia e graffia.
Il falegname prese poi i chiodi dal carattere pungente e il martello che picchia e batte.
Si servì di tutti i suoi attrezzi dal brutto carattere per fabbricare una culla. Una bellissima culla per accogliere un bambino che stava per nascere. Per accogliere la vita......
Bruno Ferrero
a domani Marzia